Stasera gli Stati Uniti scelgono chi li guiderà nei prossimi 4 anni. Dalla scelta tra Obama o Romney dipendono anche le future relazioni tra USA ed Europa.
Maurizio Molinari, per l'Ispi, analizza le diverse strategie dei candidati. Romney punta sull'insoddisfazione diffusa per i risultati dell'amministrazione per combattere la crisi profonda del 2007-2008.
Obama è quasi penalizzato dal grande successo del 2008, e punta invece a ottenere un voto in più dell'avversario negli Swing States. Per questo al sua campagna ricorda la tipica segmentazione del marketing. i messaggi sono diversi per pubblici diversi:
In Iowa, Michigan, Ohio e Wisconsin il cavallo di battaglia è la difesa del salvataggio dell’auto perché si tratta di Stati dove gli impianti automobilistici, e delle industrie collegate, sono alla base dei redditi di milioni di famiglie. In Colorado, Florida, Iowa, Nevada e North Carolina la priorità è ai diritti degli immigrati perché sono Stati dove la popolazione ispanica è considerevolmente aumentata negli ultimi quattro anni. In Florida e New Hampshire la difesa della scelta di abbattere ogni discriminazione contro i gay nelle Forze armate, e di sostenere la legalizzazione delle nozze sessuali, va incontro alla presenza di una forte base liberal.
Peraltro, se si guarda l'infografica che il sole24ore pubblica oggi, e che fa il bilancio dei 4 anni di Obama, i risultati non sono poi così disastrosi, anzi.
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