Dopo una negoziazione di oltre sette ore il “gruppo di negoziazione” del Parlamento europeo e il Primo ministro austriaco (presidente di turno dell’Ue) hanno raggiunto l’atteso accordo sulle Prospettive finanziarie per il periodo 2007-2013.
Rispetto alla decisione del Vertice di dicembre 2005, i negoziatori hanno convenuto di aumentare la dotazione finanziaria pluriennale di 4 miliardi di euro, destinati soprattutto alla ricerca, all'innovazione e all'istruzione.
A tali finanziamenti si aggiunge un aumento di 2,5 miliardi delle riserve della Banca europea per gli Investimenti (BEI), che permetterà ulteriori finanziamenti alla Ricerca, alle reti transeuropee e alla PMI, e precisamente:
- 1 miliardo per la ricerca,
- 500 milioni per le reti transeuropee,
- 1 miliardo per le PMI (programma CIP).
La dotazione dello strumento di flessibilità è stata mantenuta a 200 milioni ma le risorse non utilizzate potranno essere riportate nei due esercizi successivi. A differenza del sistema attuale, la flessibilità potrà essere utilizzata per una stessa categoria di spesa per diversi anni.
Oltre agli aumenti, le parti hanno concluso un accordo su una serie di elementi "qualitativi" che comprendono, tra gli altri, una maggiore responsabilizzazione degli Stati membri nella gestione dei fondi comunitari e un vero coinvolgimento del
Parlamento nel processo di revisione del bilancio UE che avrà luogo nel 2009.
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